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Se pensate che il femminismo abbia ormai fatto il suo tempo e non serva più a nessuno, se credete che tutto sia già stato conquistato, allora perché le donne in Italia continuano a guadagnare complessivamente meno della metà degli uomini? Perché pochissime ricoprono incarichi rilevanti e quasi mai riescono a mantenere la posizione lavorativa dopo la nascita del primo figlio (per non parlare del secondo)? La classifica mondiale sul gender gap nel mondo del lavoro - vale a dire la differenza tra uomini e donne - parla chiaro: siamo i peggiori tra i Paesi avanzati, eppure è come se non ce ne rendessimo conto. C'è chi pensa che la conquista del diritto al voto, le leggi sul divorzio e sull'aborto bastino per parlare di uguaglianza. Negli ultimi tre anni Sabrina Scampini è diventata due volte mamma: ha scoperto che amiche e colleghe non esageravano quando le raccontavano le giornate tra corse all'asilo, ritardi in ufficio e le faccende quotidiane che non finiscono mai. Ha capito che diventare madri non è solo un'esperienza meravigliosa, ma anche terribilmente complicata se vuoi continuare a lavorare. Come giornalista si è sempre occupata di violenza contro le donne: dalle vessazioni domestiche al femminicidio, fenomeno allarmante che spesso nasce dall'incapacità degli uomini di accettare la libertà o il rifiuto delle loro compagne. E che in qualche modo riguarda quell'emancipazione femminile non interamente realizzata.